Mobilità elettrica

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Mobilità elettrica accessibile a tutti.

Cosa sai sulla mobilità ecosostenibile?

Facciamo un po' di chiarezza

Lo sai che ci sono ben quattro tipi di auto ibride in commercio? E non tutte sono in grado di funzionare in autonomia solo con il motore elettrico: ecco che differenze ci sono tra mild hybrid, full hybrid e plug-in hybrid.

Abbiamo visitato i siti delle principali case costruttrici per verificare se informassero adeguatamente gli utenti circa le differenze. La pubblicità delle auto fa spesso leva sul concetto di “zero emissioni”, e nell’opinione pubblica questo concetto viene talvolta associato anche (impropriamente) ad automobili come le ibride. Auto queste ultime che di fatto non sono quasi mai totalmente “a emissioni zero”, anche se in determinate condizioni (e solo per alcuni modelli) è possibile viaggiare solo in elettrico.

Ormai quasi tutte la case automobilistiche, infatti, vendono modelli “hybrid”: quello che però in pochi specificano è di quale ibrido stiamo parlando. Già, perché di motorizzazioni ibride ce n’è in realtà di quattro tipologie, ognuna con un livello crescente di importanza data alla parte elettrica del motore.

Micro hybrid, mild hybrid, full hybrid e plug-in hybrid sono nomi che a molti dicono poco e possono sembrare soltanto sottigliezze tecniche. Ma le differenze in termini di autonomia, efficienza, risparmio e performance tra questi tre tipi di motori sono davvero notevoli ed è bene sapere di quale ibrido si parla quando si decide d’acquistare un’auto nuova.

Vediamoli nel dettaglio

Micro e Mild hybrid ( MHEV )

Mild Hybrid: il motore elettrico è solo un supporto!
Le auto mild hybrid (note anche con la sigla inglese MHEV, ossia Mild Hybrid Electric Vehicle) integrano la forma di ibridazione più semplice e sono molto popolari. Eppure, è anche quella in cui il motore elettrico ha il ruolo minore: è solo di supporto e non può trainare da solo il veicolo.
Nei veicoli mild hybrid, il motore elettrico è molto piccolo e non ha sufficiente spinta: per la gran parte del viaggio, quindi, il guidatore userà il motore termico. Il motore termico viene spento in fase di decelerazione e rallentamento e quando il veicolo è fermo, ma acceso; il motore elettrico può contribuire anche nelle marce a bassa velocità. Questo binomio permette di abbassare i consumi (in una forchetta fra il 10 e il 15%) rispetto a un veicolo completamente termico; l’intervento del motore elettrico, inoltre, velocizza il sistema di start e stop.
L’energia usata dal motore elettrico viene raccolta soprattutto tramite la frenata rigenerativa: anziché disperdere tutta l’energia della frenata nell’aria, una parte viene accumulata nella batteria.
I vantaggi delle mild hybrid? Vengono ridotti i consumi e le emissioni. In entrambi i casi, però, il vantaggio è modesto se confrontato a quello di un’ibrida completa.

Full hybrid ( HEV )

Full Hybrid: la vera auto ibrida!
Le auto full hybrid sono quelle dove il motore elettrico può trainare il veicolo autonomamente ed è affiancato da una batteria di capacità maggiori rispetto a una mild hybrid. Le auto ibride di questo tipo sono particolarmente adatte nella guida urbana, dove le ripartenze e le frenate (che, come spiegato, ricaricano la batteria elettrica) sono la norma.

Di fatto, in uno scenario urbano il guidatore userà in larga parte il motore elettrico con un impatto tangibile sui consumi e le emissioni.
C’è uno svantaggio: avere un sistema ibrido di questo tipo appesantisce il veicolo.

Ciò significa che su lunghi tratti, come in autostrada, il motore elettrico delle full hybrid fatica perché non riesce a imprimere la spinta necessaria per trainare da solo l’auto a elevate velocità e deve intervenire il motore termico. In ogni caso, il supporto del motore elettrico permette di ottenere prestazioni superiori a parità di consumi, per esempio nelle strade in salita.
Il vantaggio di una full hybrid è evidente: in città il ruolo centrale del motore elettrico assicura grandi vantaggi sia nei consumi sia nelle emissioni di CO2.

Plug-in hybrid ( PHEV )

Plug-In Hybrid: l’ultimo passo prima dell’elettrico completo!

Infine, le plug-in hybrid (dette anche PHEV, cioè Plug-In Hybrid Electric Vehicle).

Si tratta della forma migliore di ibridazione perché la batteria ha una capacità maggiore rispetto alle full hybrid. Inoltre la batteria può essere ricaricata tramite una colonnina o un wallbox. Anzi, solo in questo modo la batteria può essere ricaricata al 100%.

I veicoli plug-in hybrid rappresentano l’apice delle auto ibride: offrono significativi vantaggi nei consumi e nelle emissioni e inoltre il motore elettrico può dare un grande contributo anche sulle lunghe distanze, eliminando il principale limite di una full hybrid.

Esaurita la carica del motore elettrico, che garantisce in media un’autonomia di 50-60 km, interviene il motore termico.

Il passo successivo delle plug-in hybrid sono le auto elettriche, dove non c’è il motore termico.

Se volete saperne di più su come ricaricare la vostra auto elettrica, date un’occhiata alla nostra Gazzetta dei motori , dove vi raccontiamo diverse opzioni.